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La moda di moda

luglio 27, 2009

Mi sembrava scandaloso che un blog serio e intelligente come theciuffi non avesse una rubrica di moda. Ora ce l’ha. Questo sarà il nuovo spazio dedicato alle mode del momento o alla rivalutazione di mode del passato. Siccome sono un giovane elegante e alla moda, mi autoproclamo direttore-capo-supremo-universale-mondiale di questa rubrica (sai che onore…!). E sceglierò di volta in volta cosa è di moda e cosa non lo è, usando sempre il mio leggendario buongusto. Ovvero: selezionerò le peggiori cagate che vedo in giro e le spaccerò come ultima tendenza. In sostanza farò quello che da anni fanno i giornali di moda nonché molti stilisti. Tanto qualche coglione che mi viene dietro lo trovo anche io, scommettete?

Non so se è solo una mia impressione, ma già da qualche anno stiamo assistendo a una progressiva rivalutazione e riproposizione di tutte le mode anni ’80. E io, cavolo, sono un grande estimatore di quegli anni. Anche se non li ho vissuti, devo dire che è stato davvero un bel periodo, per la musica, per la cinematografia, per l’arte in genere. Onestamente, non èstato un gran periodo per la moda. Negli anni ’80, a mio modesto parere, si è raggiunto l’apice del kitsch nel modo di vestirsi, nel modo di acconciarsi i capelli, nei modelli di scarpe. Nonostante ciò, stanno progressivamente ricomparendo molti capi tipici del periodo, come le giacche a maniche tirate su, paillettes ovunque, pantaloni super-aderenti modello “seconda pelle”, scaldamuscoli portati sopra le scarpe, fuseaux anche di pelle, non solo per stare in casa, ma anche per uscire la sera, giacchetti di pelle stile “chiodo”, ecc…

L’unica cosa che non mi va giù di tutta questa storia è: se viene rivalutato tutto ciò che è anni ’80, dalla musica ai vestiti, perchè cavolo allora non viene rivaluatato anche il taglio di capelli anni ’80 per eccellenza? Questo è razzismo! Ebbene, da ora io dichiaro ufficialmente che è tornato di moda, e per molto tempo, il MULLET. Mi raccomando, domani tutti dal barbiere o dalla coiffeur a farsi il mullet, e non voglio sentire storie.

Cos’è il Mullet? Questa domanda non andrebbe fatta, ma lo spiegherò per i neofiti. Il Mullet è la tipica acconciatura anni ’80, che tutti i giovani dell’epoca hanno portato, rendendosi ridicoli per anni, e che poi, arrivati gli anni ’90, hanno pensato bene di cambiare, per evitare di essere sfottuti dalle nuove generazioni. Il Mullet è un modo di portare i capelli molto particolare: i capelli devono essere corti sui lati e sopra la testa, non rasati e meglio e se ingelatinati “a ciuffo” o “a onda”; dietro, invece, i capelli vanno lasciati crescere liberamente, molto più lunghi rispetto alle altre zone della testa, fino anche a farli arrivare al sedere e oltre. Grandi esposnenti di questa moda, nel passato, sono stati McGyver (chi non l’ha sfottuto almeno una volta per i suoi ridicoli riccioli biondi sulle spalle?) e il famosissimo Billy Ray Cyrus, famoso soprattuto per essere il padre di Hanna Montana (e non chiedetemi chi lei sia, perchè non so rispondere). Ma i veri maestri di questa acconciatura sono altri. Il mitico David Bowie, infatti, aveva già un inizio di Mullet negli anni ’70; Tom Jones, idolo di generazioni di donne (ormai tutte ottantenni), portava già il Mullet verso la fine degli anni ’60.  Il Mullet va apprezzato anche come strumento democratico, in quanto tutti quelli che se lo fanno, che siano belli o brutti, alti o bassi, magri o grassi, sono semplicemente ridicoli. E per questo io dico: il Mullet è tornato. Ragazzi, tutti a farselo eh!

Mullet

Mullet

Personaggi famosi col Mullet (da un rfassi vede’ a giro):

Billy Ray Cyrus (imbarazzante)

Billy Ray Cyrus (imbarazzante)

McGyver (imbarazzanze)

McGyver (imbarazzanze)