A Dark Knight

Io, discepolo dell’unico vero Dio Christian Bale e del suo profeta Christopher Nolan, sono qui oggi, su questo blog, a 10 ore dalla visione del film che attendevamo da mesi, per testimoniare che The Dark Knight è un capolavoro, una pietra miliare del cinema moderno, con cui qualsiasi regista che d’ora in poi voglia raccontare di mafia, crimine, polizia, disastri d’amore o anche solo di supereroi dovrà confrontarsi.

Che Nolan fosse un genio già si sapeva. Vidi Insomnia al cinema quando uscì, e anche se allora non capivo nulla di cinema, mi piacque. Vidi The Prestige, quando uscì, e non lo apprezzai subito in pieno, ma ora sono convinto che sia un’opera estremamente intelligente e sottile, senza dubbio il miglior film di Nolan. Sì certo, fino a ieri sera. Giacomo ama The Pretige quanto me, ma ti sei accorto, sì Giacomo dico a te, ti sei accorto che la moneta di Dent è la stessa, mi pare, che Alfred Borden mostra al nipote di Sarah sulle scale fuori da casa loro? O comunque entrambe sono a due facce identiche, due teste. Che Nolan abbia voluto dimostrare che questo film è il seguito di quello e non di Batman Begins, perchè mostra di nuovo e più in fordo a quali tristi conseguenze l’ambizione e la sfida con un avversario alla tua altezza portano inevitabilemte? Vidi Memento la scorsa estate (come sa bene il tagiama) e capii che i fratelli Nolan non sono solo una coppia che riesce a far sì che i suoi lavori siano apprezzati tanto dal pubblico quanto dalla critica, ma sono i migliori sceneggiatori viventi. Vidi Following, debutto del regista, all’inizio di quest’anno, e lo considero nel suo piccolo un lavoro visionario che racchide già l’essenza del cinema di Nolan: il rapporto con l’azione criminosa, il tema del doppio, il problema della giustezza di un’azione di per sè sbagliata ma diretta a un buon fine. Poi c’è Batman Begins, che vidi per la prima volta nella sua interezza lo scorso ottobre. Quale modo più elegante di riportare alla ribalta il migliore eroe dei fumetti mai esistito!

Recensire The Dark Knight facendo un parallelo con Batman Begins mi porterebbe fuori strada, sì perchè questo film supera il suo predecessore sotto ogni aspetto.

Fare una classifica degli attori non è facile. Ledger spicca su tutti ovviamente, ma gli altri stanno al passo. Bale non fa l’interpretazione migliore della sua carriera, ma essendo il miglior attore del mondo, ci possiamo accontentare. Oldman ha più spazio stavolta e dimostra come sempre di meritarselo. Gli altri fanno il loro lavoro a dovere.

Wally Pfister, direttore della fotografia di Nolan sin da Memento, come al solito dimostra il suo talento, dalle riprese aeree diurne, ai primi piani nelle più torbide notti di Gotham City. Per lui ci sarà senz’altro la terza candidatura all’Oscar consecutiva dopo Batman Begins e The Prestige. Si spera che stavolta se la porti a casa la statuetta…

Hans Zimmer ha scritto per il Joker un tema che non ha pari nella storia delle colonne sonore. Un tema coraggioso, che solo i meno attenti possono definire rumore. James Newton Howard fa il resto con il tema di Harvey Dent. Con questo score in sottofondo le riprese di Nolan acquistano quel valore aggiunto che le rende indimenticabili.

Nathan Crowley corona il suo impeccabile lavoro come production designer con quel gioiello per gli occhi che è il batpod.

Lee Smith, già editor dei due precedenti film di Nolan, nonchè di Master & Commander, si supera nella scena dei tre contemporanei tentativi di omicidio da parte del Joker.

Jonathan Nolan, non tutti lo sanno, ha scritto col fratello The Prestige e Memento, MA non Batman Begins, e qui, qui sta il primo vero valore aggiunto del capolavoro il cui solo nome mi sento indegno di pronunciare. Quando i due fretelli scrivono assieme, qualcosa di magico esce dalle loro mani.

Christopher Nolan, non è il caso di girarci intorno, è il miglior regista del mondo attualmente. Sì perchè The Dark Knight è più ambizioso, intelligente, cupo, drammatico, emozionante e sconvolgente di The Departed. Scorsese è un genio e la sua filmografia non ha pari, ma forse ha trovato un degno erede, e forse questo erede non è P.T. Anderson. Quando un amante del cinema vede una sequenza come quella della rapina all’inizio del film, a partire dalla camera che si avvicina al grattacielo fino alla fuga in autobus, beh… se la sua emozione non è tale da impedirgli di pensare, si chiederà senz’altro se ha mai visto una scena meglio diretta di quella, e non trovando risposta, si arrenderà all’evidenza di stare assistendo a uno degli eventi socialmente, culturalmente e artisticamente più alti dei nostri tempi oscuri.

Lo spettatore che si avvicinasse a questo film pensando di vedere l’ennesima avventura dell’uomo pipistrello non resterebbe certo deluso, ma nemmeno apprezzerebbe la genialità di ciò che Nolan ha fatto.

Prendi una cosa che tutti credono banale e fanne un’opera d’arte di qualità inestimabile. Facile fare il film più bello di sempre parlando di olocausto, di mafia, di amore, di guerra… Ma con Batman? Impossibile. O forse no…

Quando sapemmo che il seguito di Batman Begins si sarebbe intitolato The Dark Knight, nessuno poteva immaginare quanto nell’oscurità Nolan volesse scendere. Molto, evidentemente. Sì perchè stavolta dalla sala non si esce con un sentimento di speranza, esaltazione e trionfo, ma quasi di triste rassegnazione. Harvey Dent, l’uomo che la provvidenza sembrava aver mandato a redimere Gotham, l’uomo amato dalla gente, l’idealista che non si ferma di fronte a nulla per far trionfare la giustizia, diventa un criminale. Hero Today, Gone Tomorrow… Rachel Dawes, la sola speranza per una vita normale per Bruce Wayne, si innamora dell’uomo che avrebbe permesso a Gotham di non avere più bisogno di Batman, e a Wayne di stare finalmente con lei. La sua decisione di sposare Dent è l’ennesimo boccone amaro del film. E Batman, Batman non è mai stato più perdente. Perde Dent, colui che doveva prendere il suo posto, ma in seno alla vera giustizia. Perde Rachel, cioè tutto quello che la vita aveva da offrirgli. Perde, infine, se stesso, e la consapevolezza di essere dalla parte giusta. Sì perchè Batman sembra provocare più danni di quanti ne risolva. Il Joker, questo indimenticabile e terrificante Ledger, questo agente del caos, non uccide per soldi, nè per onore, ma per gioco, sì per giocare con Batman, il suo alter-ego, l’altro mostro, la sua vera ragione di vivere, senza la quale anche lui forse non saprebbe che fare. E così alla fine questi due personaggi geniali, così diversi e così simili, così fuori-legge, questi numeri uno con il comune gusto per la teatralità, finiscono per completarsi a vicenda, sono l’uno la ragion d’essere dell’altro, l’uno lo specchio dell’altro.

Bruce sapeva cosa doveva diventare per fermare un uomo come lui… e alla fine lo è diventato davvero. Un uomo in fuga, ma non dalla polizia piuttosto da sè e dal suo passato, a chiedersi se davvero Gotham aveva bisogno di lui, di un cavaliere oscuro, o lui bisogno di Gotham.

 

Si parla già, sento, del terzo film. Nolan ha detto che per ora non ci ha pensato. Forse prima farà The Prisoner, di cui già da tempo si parla. Poi si dedicherà al terzo capitolo, con che cattivi non è, al momento, possibile dire. Colui che muore è vivo, e colui che vive è morto… Ma non c’è da preoccuparsi. Nolan troverà il modo di superarsi, un’altra volta.

Sì perchè ogni numero di magia è composto da tre parti, o atti. La prima parte è chiamata la Promessa: l’illusionista vi mostra qualcosa di ordinario, un mazzo di carte, un uccellino o un uomo [Batman Begins]. Vi mostra questo oggetto, magari vi chiede di ispezionarlo, di controllare che sia davvero reale, inalterato, normale, ma ovviamente è probabile che non lo sia. Il secondo atto è chiamato la Svolta: l’illusonista prende quel qualcosa di ordinario e lo trasforma in qualcosa di straordinario [The Dark Knight]. Ora, voi state cercando il segreto, ma non lo troverete, perchè in realtà non state davvero guardando, voi non volete saperlo, voi volete essere ingannati… Ma ancora non applaudite, perchè far sparire una cosa non è sufficiente, bisogna anche farla riapparire. Ecco perchè ogni numero di magia ha un terzo atto, la parte più ardua, la parte che chiamiamo il Prestigio [?]

23 luglio 2008:

THE DARK KNIGHT *****

Explore posts in the same categories: The Dark Knight

Tag: , , , , , , , ,

You can comment below, or link to this permanent URL from your own site.

10 commenti su “A Dark Knight”

  1. Giulia Says:

    BELLO BELLO BELLO!non ci sono altre parole per descrivere questo capolavoro di film!Brividi in ogni dove!musiche veramente da orgasmo!era da tanto che non uscivo così soddisfatta dalla una sala di un cinema!
    A proposito i posti erano perfetti e la sala era la + bella mai vista Grazie

  2. kingcock Says:

    Oltre al film, anche la recensione che hai scritto è un capolavoro. Complimenti.
    Non so cosa aggiungere: gli elogi al film si sprecano.
    Posso solo dire che è stato un onore vederlo con voi, e soprattutto con te caro Pierre, unico vero estimatore del personaggio e della genialità degli interpreti e del regista.

  3. pierrealdo Says:

    In effetti c’è una cosa che ho trascurato di dire. Che sono davvero felice di aver trascorso questa serata, che non dimenticheremo facilmente, con i miei amici migliori, riuscendo persino a riunirli, il che di per sè non è facile come sapete bene… E soprattutto che tutti ne siano rimasti contenti, persino ale, visto che alla fine il Joker non è morto… Grazie davvero a voi, che avete condiviso le mie manie al punto di farle vostre!

  4. Jack Says:

    Tutto quello che avrei voluto dire su film, compagnia e recensione è già stato detto. Non mi resta altro che ringraziare il signor Nolan e tutto il cast e la troup per aver prodotto una così potente opera, e augurargli (ma anche augurarci) che continuino così…
    Comunque, nota di fondo, la recensione ha fatto un botto di visite…Complimenti!
    Voglio Pinguino nel prossimo episodio ma, ti prego, Mr Nolan, non inserire né Catwoman né Robin!
    I Believe in Christian Bale!

  5. Marco T Says:

    Confermo anche io le vostre impressioni: cioè grande film e grande regia!!!Masterpiece!!Heath Ledger =joker=perfetta interpretazione.

  6. Batman fan Says:

    Complimentoni per la recensione!!!!!!! Questo parallelo tra THE PRESTIGE e quello che ha in mente di fare Nolan con Batman(UNA TRILOGIA, o meglio UNA STORIA in TRE ATTI) è a dir poco fantastica!!!!! Chissà se anche Nolan ha in mente una cosa del genere!! Ma è un paragone da grande giornalista e critico cinematografico. Veramente complimenti!! Questo film è bellissimo, e difficile da battere….Però speriamo che il terzo sia veramente un prestigio degno di Nolan e degno della saga di Batman!! Ciao.

  7. kingcock Says:

    Pierre, grazie a questa epica recensione, stai diventando l’idolo dei giovani e delle teenagers. Tutti mi chiedono di te, e a quanto pare hai estimatori anche sul web.
    Ti invidio moltissimo.
    Per abbassare un attimino il livello “culturale” che il sito ha raggiunto con la tua opera, sono in procinto di pubbliccare un post inutile e grezzo.

  8. Dr. Manhattan Says:

    Ciao a tutti, sono Davide. Ho già capito chi si è soprannominato kingcock, senza nemmeno chiederlo, quindi glisserò sulla simpatia di supermatteo taddei. Devo dire che questa recensione è lo specchio degli stessi pensieri che ho avuto durante il film: mi è piaciuto molto il parallelo con The Prestige e sono convinto che queste analogie non siano casuali. Conoscendo il genio e la creatività di Nolan, sono sicuro che abbia voluto lasciarci degli spunti per una riflessione che vada aldilà del singolo film, mi spiego meglio: nella mia modestissima opinione, nella mente di Nolan una trilogia è già stata realizzata e io credo che non ci sia bisogno di un ulteriore Batman. Certo…io sarei l’uomo + felice sulla faccia della Terra se ci fosse un nuovo Batman, basti pensare che aspettavo questo film da qusi 2 anni e che mi sono seguito quasi tutta la campagna pubblicitaria virale del film; la trilogia a cui mi riferisco è quella che viene fuori anche nella recensione, cioè Batman Begins,The prestige,Dark knight. E’ stata una vera e propria escalation (se volete usare le parole di Gordon): con Begins Nolan ha creato un personaggio diviso in 2, ovviamente Wayne-Batman, che combatte il male e cerca di riportare ordine a Gotham; in Prestige parla ancora di un personaggio diviso in 2, i gemelli Borden, che però noi durante il film percepiamo come un unico uomo (secondo me non a caso Nolan ha voluto lavorare nuovamente con Bale) che è separato, come lo stesso Batman, in parte “buona” e “cattiva”; in Dark Knight non c’è + un uomo diviso in due, ma la parte “malvagia” di questo uomo assume vita propria, ovviamente parlo di Joker, e, come dice lo stesso Joker, queste due parti si completano.
    Hai giustamente fatto notare nella tua recensione la moneta a due teste, ma se ti ricordi la fine di The Prestige, pensa anche allo sguardo di intesa che c’è tra Bale e Caine…se uno vedesse una scena così dopo che ha visto Begins, senza sapere che sta guardando the Prestige, cosa penserebbe?
    Ti faccio ancora i complimenti per la recensione e concludo spiegandovi il mio nick: bastano due link
    http://it.wikipedia.org/wiki/Watchmen
    http://watchmenmovie.warnerbros.com/

    P.S.: mi scuso se il post è troppo lungo; spero che non vi siate rotti le palle a leggerlo. Comunque, anche se vele siete rotte, vi capisco

  9. lucajams Says:

    Pierre immenso! Appena puoi recensisci anche FASCISTI SU MARTE e BABBO BASTARDO possibilmente con un paragone con il neorealismo e con il federalismo fiscale!

  10. fabio Says:

    leggendo quest’intervento ho rivissuto il film.. mi hai fatto ricalare in pieno in quel mix di emozioni che solo chi ha visto il film può immaginare.. e adesso mi è venuta una folle voglia di riverderlo.. e comunque consiglio vivamente di vederlo al cinema perchè sennò non rende e si perdono alcuni passaggi.. ciao e complimenti
    Fabio


Lascia un commento